lunedì, gennaio 09, 2012

Uomini e lupi...

Qui si racconta di una visita, in un giorno di inverno, di un sito particolare, che è piaciuto moltissimo e che si consiglia caldamente di raggiungere, per quanto non risulti comodo da nessuna delle grandi città del nord Italia...
Il consiglio è rivolto agli umani, ma anche ai lupi, e soprattutto a coloro che si collocano a metà (o a tre quarti, indipendendentemente dalla posizione di partenza) tra le due razze selvatiche:-).
Sto parlando del centro faunistico "Uomini e Lupi", appunto, che si trova ad Entracque, in Val Gesso (provincia di Cuneo), nei confini del Parco Naturale delle Alpi Marittime.
In realtà i centri visita sono due: il primo nel centro storico del paese, in un vecchio edificio mirabilmente ristrutturato (ed in una bella piazza che si chiama molto partigianamente "Giustizia e Libertà", il che ci consente di rivolgere un rapido pensiero a Giorgio Bocca, che in queste valli combattè appunto sotto le bandiere di GL); il secondo in una frazione del paese, circa due chilometri e mezzo dal centro, in una struttura costruita appositamente al centro di una area faunistica.
Il percorso nell'edificio di Entracque è chiaramente costruito per un pubblico di bambini e ragazzi, ma non mi vergogno affatto a dire che l'ho apprezzato e mi sono divertito anch'io:-)
Nelle stanze dell'edificio sono ricostruiti quattro ambienti: una tenda nel bosco, una officina da ciclista di un personaggio di cui diremo, un salotto borghese del XIX secolo ed una grotta.
Ogni ambiente colpisce per la cura con cui è stato realizzato, per la perfetta complessità tecnologica (luci,  video, tempi e meccanismi interagiscono in modo impeccabile) e per la ricchezza di stimoli sensoriali e visivi: è una proiezione a dare il tempo di permanenza in ogni sala, circa 15 minuti, ma verrebbe voglia poi di fermarsi lì a pacioccare e toccare tutto...cosa assolutamente da evitarsi, per conservare il buon funzionamento di tutto lo splendido ambaradan per i futuri visitatori!:-))
Il protagonista delle prime due proiezioni è Prezzemolo, un personaggio caratteristico di queste valli occitane che - lasciato il lavoro "borghese" e permesso ad una lunga e splendida barbona bianca di adornargli il mento - si occupa ora di girare il mondo in bicicletta per raccogliere storie e deliziare i bambini con il fascino dei giochi poveri del secolo scorso.
In qualità di nonno e di ciclista, nei primi due ambienti il Nostro ci delizierà con leggende e storie su come l'uomo abbia considerato il lupo nei secoli e nelle diverse parti del mondo: non dirò di più, per non togliere il piacere di scoprire come.
Sulla terza sala, però, non riesco a mantenere il riserbo...

Seduti su vecchi divani consumati dal tempo, ci troviamo in un salotto borghese del secolo scorso, arredato con quadri e ritratti che rappresentano personaggi tipici dell'epoca: una famigliola borghese, due contrabbandieri, una vecchia contadina, un cacciatore, un guardiacaccia con la moglie...
Non vi stupirà sapere che i quadri di dimensione maggiore sono schermi ad altissima definizione, e che appena ci si è accomodati i personaggi degli stessi si animano, interagiscono e si spostano da una cornice all'altra, raccontando la vita ed i mestieri di quelle valli e di quell'epoca; e la narrazione è ironica e completa, affascinante, densa di aneddoti (e anche di irriverenza affettuosa nei confronti del Re Cacciatore...non solo di lupi e selvaggina, come storicamente noto:-))...
Nell'ultimo locale, dall'interno di un grotta, assistiamo all'avvicendarsi, nell'ambiente innevato esterno, di personaggi della valle (una famiglia, due pastori, un cacciatore ed un guardiaparco) che si scambiano i relativi punti di vista (inclusi tutti i possibili luoghi comuni:-)) sulla convivenza tra uomini e lupi.
Completano il percorso una mediateca dedicata al Lupo e alcuni spazi ad uso didattico.
Non meno affascinante, anche se rivolto ad un target esplicitamente più adulto, è il percorso che si segue nel sito di Casermette (anch'esso della durata di circa un'ora). Qui è una fotografa naturalista a raccontare la vera storia di Ligabue, un giovane esemplare di lupo che - dotato di radiocollare - fu seguito nelle sue peregrinazioni da un parco dell'appennino emiliano alla Valle Gesso, nell'inverno 2004/2005.
La fotografa, mentre racconta in video la sua storia, ci guida attraverso ambienti domestici (il laboratorio, la cucina, il salotto della sua casa) ed esterni (un bosco, un rifugio di montagna, una grotta in cui troveremo una curiosa sorpresa) sempre ricostruiti alla perfezione e dotati di oggetti e meccanismi che suscitano gioioso e infantile stupore (ogni tanto è bello riprovarlo, no?:-))...
Al termine del percorso, si giunge ad una torre di osservazione dell'area faunistica sottostante: se si ha tempo, pazienza e fortuna (a noi, alla fine della visita, mancavano quasi tutti gli elementi necessari...) è possibile avvistare i due esemplari di lupi italiani che vivono in cattività nell'area recintata (se nel prosieguo di questo caldo inverno nevicherà, cosa che per ora è avvenuta qui con estrema parsimonia, l'avvistamento sarà di certo facilitato...).

Un luogo da visitare, dunque...dove il rapporto tra uomini e lupi è sviscerato in ogni suo aspetto storico e culturale, in modo equilibrato, senza pregiudizi e senza dare prevalenza ad un particolare punto di vista.

Qui e qui tutte le informazioni necessarie per arrivare ai due siti e per sapere quando trovarli aperti...(se avete la tessera Abbonamento Musei di Torino, la visita è completamente aggratis!)

Vale la pena, ve lo assicuro...e se ve lo dice un lupo, potete fidarvi!:-)...

5 commenti:

Licia Titania ha detto...

Mi piacerebbe visitarlo, Lupo. Mi attirano, in particolare, quei "quadri parlanti". Prendo nota fino alla prossima vacanza...ciao.

O.T. : grazie anche ai tuoi consigli, mi sono munita di lettore E-book...alla fine ho optato per il cybook.

Sileno ha detto...

Confesso di aver provato invidia.
Ciao Lupone

Artemisia ha detto...

Entracque? Mi sa che ci sono passata due anni fa andando verso le Alpi Marittime. Averlo saputo, mannaggia!

luposelvatico ha detto...

@Licia: wow, hai preso l'Odissey? Poi mi racconterai...

@Sileno: per quanta tu ne abbia provata, è sempre una scheggia infinitesimale rispetto a quella che provo io leggendo i tuoi post sulla montagna:-))))

@Arte: sono abbastanza sicuro che i due centri visita due anni fa non ci fossero...secondo me hanno pochi mesi!

Anonimo ha detto...

Wow, beatattè!!! Da farci un pensiero per quando farà meno freddo e sarà raggiungibile anche per dei cittadini di pianura come me.
charta