La situazione mi sembra davvero disperata.
In questi giorni, quel che leggo mi deprime. Da un lato la melma che sommerge ogni obiettività, e rende tutto egualmente marrone: le istituzioni, la politica, le relazioni interpersonali.
Dall'altro, molte persone, che io reputo intelligenti e che scrivono e/o commentano sui blog, che assumono un atteggiamento snobistico: stanno alla finestra, e giudicano. Spietati.
Oh, incominciamo da Bersani: "vecchio", inaffidabile, amico di CL, rappresentante di interessi filonucleari, amico dei mercanti d'armi, disponibile ad allearsi con chiunque ("bleahhh, che schifooooo").
Non gli si risparmia nulla, eh.
Anzi, l'elezione alle primarie l'ha messo nel mirino, e criticare Bersani sembra diventato una specie di sport nazionale, sembra quasi più divertente che criticare Berlusconi.
Ognuno, per me, può far quello che gli pare: andare a votare, non andarci, votare per il segretario del PD o per l'amministratore di condominio, stare davanti alla TV a guardare le partite con le lattine di birra in mano.
Però, se delle primarie, e se del PD non te ne frega un accidente, beh...taci, no? Non parlarne.
E invece no, la "propria importantissima opinione" non la si nega a nessuno.
Ognuno deve dirla, è un bisogno impellente: "ho libertà di parola e diritto di critica, no? Dunque, lo esercito".
E, allora, uno non è andato a votare perchè la cosa gli faceva schifo, era una truffa, non lo rappresentava: e sente il bisogno di dirlo, argomentarlo, spiegarlo, dettagliarlo.
L'altro c'è andato, però sente di dover spiegare: io con quella gente non c'entro, con quella massa manipolata di ingenui non ho niente a che fare, al di là di Marino tutto il resto puzza dalla testa, e dietro Bersani ci sono D'Alema e Bassolino e DUNQUE Bersani è un pupazzo parlante, animato da un ventriloquo, il fatto che abbia vinto lui indica con evidenza che il PD è morto, inutile, puzzolente.
E poi ci sono quelli che già s'indignano perchè Bersani "oserebbe" parlare con l'UDC. E quelli che trovano, nel fatto che sia andato a mangiare le costine alla festa della Lega, la prova provata del tradimento delle masse e di una idea "pura" della sinistra.
Io spero davvero che Bersani non ci legga, cari amici blogger: e che non ci legga nessuno di capace a cui possa passare per la capa, un giorno, di tentare di governare questo popolo squinternato di "intellettuali con la puzza sotto il naso".
Perchè se lo facesse, gli verrebbe subito voglia di vendere le sue competenze al miglior offerente, invece di tentare di metterle a disposizione di un progetto per gente che non se lo merita.
E che non ci leggano i disoccupati, i cassaintegrati, i poveri, gli sfigati. Perchè se lo facessero, ci manderebbero sacrosantamente a quel paese.
Io vorrei proprio sapere come diavolo pensate di trovare una speranza per risollevare questo paese, se l'unica cosa che potete mettere sul tavolo, a disposizione di un progetto di cambiamento, è il vostro giudizio sprezzante su chi ne ha uno diverso.
Oh, beninteso: anche il PD ed i partiti in genere pullulano di menti del genere.
Gente che impiega il proprio tempo per spiegare la propria verità, e scodellare lucide analisi critiche sul perchè si perde o non si vince, compatendo chi non c'è ancora arrivato: per poi non sognarsi nemmeno di mettere praticamente a disposizione della causa un grammo della propria intelligenza.
Anzi, fanno gli sdegnati perchè le masse non si mettono a disposizione delle proprie fulgide menti: "Avanti, vi ho indicato la via,vi ho spiegato tutto: cosa aspettate ad agire?".
Se, in un impeto di altruismo, si candidano ad una carica e perdono, si mettono a braccia conserte a sentenziare che chi ha votato è uno stupido.
Sono disposti a dare dei deficienti a milioni di persone (nello specifico, al milione e mezzo di persone che ha votato Bersani) pur di non ammettere che la realtà è un pelino più complessa di quanto possano tentare di comprenderla con gli strumenti di analisi a propria disposizione.
Perso (o mai avuto!) lo spirito del militante disposto ad andare per mercati coi banchetti, o a cucinar costine per la causa, a donare tempo e capacità semplicemente per un'idea, pensano che le proprie sdegnate parole possano sostituire la fatica, la rottura di palle di tentare di convincere qualcuno guardandolo negli occhi, il tempo che ci vuole per preparare una presa di coscienza, una crescita nel proprio prossimo.
E allora, vogliamo dircelo? Di questi atteggiamenti del cazzo, non ce ne facciamo più nulla. Nulla.
Siete intelligentissimi, lucidi, avete capito tutto voi?
Ed allora mettetevi qua in mezzo, venite a trovarci: argomentate, discutete, convinceteci.
Non pretendete che ci mettiamo lì, passivamente, ad abbeverarci alle vostre verità.
Fatevi il culo, assumetevi delle responsabilità. E sbagliate, come tutti quelli che fanno: andate incontro alle vostre e belle doverose figure di cacca, e passate sotto la gogna del ludibrio, come capita a chi decide di incrociare le idee con la realtà.
Trasformate voi le vostre idee in una azione, e tentate di metterla in pratica.
Vi toccherà farvi un mazzo così per convincere il prossimo a condividerla ed a darvi una mano.
Vi toccherà chiedere scusa più spesso di quanto crediate.
Ma almeno crescerete, cristo, e non starete più a sentenziare a destra e a manca su cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Diventerete umili, e finalmente utili.
Prendete esempio da Franceschini e Marino, e comprenderete come ci si possa mettere a disposizione di un progetto che riscuote fiducia, lealmente, anche se non corrisponde esattamente con il vostro.
Se non fate questo, andate pure a quel paese.
La vostre critiche sono solo aria fritta, ed io non ho più voglia nè di leggervi nè di ascoltarvi.
PS: quando si fa polemica, si spara a zero. Anche sugli innocenti, a cui chiedo preliminarmente perdono.