venerdì, aprile 15, 2011

Miscellanea

Sono tre le cose che mi hanno colpito oggi, in modo particolare.

La prima, e più dolorosa, è la morte assurda di Vittorio Arrigoni a Gaza, provocata da un gruppo di subumani senza cervello nè ragione.
Quel che raccontava e quel che faceva (lo scudo umano per contadini e pescatori palestinesi, per difenderli dalla violenza militare israeliana) era importante e prezioso.

La seconda è questa cosa qui: ma il motivo per cui mi ha colpito non sta nella notizia in sè.
Il giornalista (?) Marco Pasqua di Repubblica decide di scrivere, sulla cronaca milanese, un articolo a sensazione: il tono dell'articolo (titolato "La prof negazionista del Manzoni:"Basta con il mito dell'Olocausto"") fa venire i brividi. Mi puzza da subito. Un grande quotidiano nazionale si scaglia contro una persona, contro una blogger?
Si, è proprio così. L'articolo estrae, sceglie, decontestualizza, non fornisce link diretti, fa credere che questa persona - una insegnante - abbia espresso opinioni antisemite. Lascia il dubbio (senza dir nulla di preciso al riguardo) che lo faccia anche a scuola. Ed esprime il suo giudizio: assoluto, perentorio, definitivo. Condanna! Ludibrio! Vergogna!

E il peggio è che non solo c'è chi ci va dietro, ma anche chi pensa di correre ancor più veloce del prode giornalista. E' il senatore del PD Roberto della Seta, che sul suo blog pubblica questa dichiarazione:

LA DOCENTE NEGAZIONISTA NON PUO' INSEGNARE

“Notizie di stampa riportano che una docente del liceo Manzoni di Milano è autrice di un blog dai contenuti chiaramente antisemiti e negazionisti, che ad esempio definisce l’Olocausto ‘un mito’. Come ho avuto modo più volte di dire, sono convintamente contrario che venga introdotto nel nostro ordinamento penale il reato di negazionismo in merito all’olocausto ebraico.

Invece chi sostiene tali scelleratezze è palesemente incompatibile con la funzione di educatore pubblico.

Per questo chiediamo al Ministro Gelmini di adottare tutte le misure disciplinari possibili per evitare che degli alunni siano costretti ad apprendere la storia e la filosofia da unapersona di tal genere.”

Ma vi rendete conto? "Notizie di stampa riportano che" vuol dire che il senatore non si è nemmeno preso la briga di andarle a leggere, le opinioni in questione.

Se uno non sa, dovrebbe tacere. Ennò, siamo in Italia. Della Seta non sa, ma emette la sua sentenza: "chi sostiene tali scelleratezze (che lui non conosce, ma giudica senza fallo) è palesemente incompatibile con la funzione di educatore pubblico".

Traduzione: io non so cosa dice o scrive questa persona, ma se Marco Pasqua dice che è cattiva io vado oltre, e dico che bisogna anche licenziarla! E chiedo che intervenga la Gelmini!

Io ho scritto una educata mail al senatore Della Seta, molto più educata delle sue parole che chiedono la morte civile e professionale di una persona che non conosce e di cui non fa nemmeno lo sforzo di conoscere le opinioni in modo diretto:

"Egregio Senatore,
sono un iscritto piemontese del PD che ha letto sul suo blog questo post:
LA DOCENTE NEGAZIONISTA NON PUO' INSEGNARE (...)

E' evidente che la sua dichiarazione trae ispirazione da questo articolo di Marco Pasqua su Repubblica:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/14/news/la_prof_negazionista_del_manzoni_basta_con_il_mito_dell_olocausto-14910024/

Posso dirle che mi terrorizzano entrambi, sia l'articolo che la sua dichiarazione?

Marco Pasqua compie un'operazione indecente. Usa la potenza di un articolo su un quotidiano nazionale per aggredire una persona per le idee che esprime, e non consente di verificarle direttamente: estrapola, riorganizza, decontestualizza, non fornisce link diretti ed esprime un giudizio perentorio, assoluto, senza permettere alla persona in oggetto di difendersi (certo, poi scrive un secondo articolo - http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/15/news/prof_negazionista_arrivano_gli_ispettori_e_lei_tutta_colpa_della_lobby_sionista-14951637/?ref=HREC1-10 - in cui presenta sempre nello stesso modo - estrapolando poche frasi da un contesto ben più ampio - quel che la persona scrive nel suo blog in risposta all'attacco).

Lei, Senatore, compie un atto egualmente indecente quando in nome di "notizie di stampa (che) riportano che" si spinge a chiedere il LICENZIAMENTO (!!!!) di un'insegnante, chiedendo l'intervento del Ministro (ben lieto, peraltro, di intervenire tutte le volte che si può configuare un "reato di opinione") per opinioni espresse in un blog personale, fuori dal contesto scolastico, e assolutamente lontane dall'essere etichettate banalmente come "contenuti chiaramente antisemiti e negazionisti".

Non entro nemmeno nel merito: io sono andato a cercare il blog "incriminato", ho letto quel che c'è scritto, mi sono fatto una personale opinione. Come "opinioni", appunto, sono quelle espresse nel blog. Complesse, intense, forse discutibili: ma non banalizzabili come ha fatto Marco Pasqua.

Al di là del merito, è il metodo che indigna: è profondamente fascista.

Faccia un duplice sforzo, Senatore, la prego: vada a leggere - con la sua testa ed i suoi occhi - quel che quella persona scrive, visto che ha deciso di esprimere la sua personale opinione su questi fatti.

E modifichi o ritiri la sua dichiarazione, e chieda scusa pubblicamente a questa persona per l'avventatezza, per la superficialità, per la leggerezza con cui si è accodato - in nome di una indignazione completamente fuori luogo - a chiedere la sua condanna a morte sociale e professionale basandosi solo su un (assai poco professionale) articolo di giornale.

Mi restituisca l'orgoglio di essere di sinistra: si può sbagliare, prendere una cantonata, ma ciò che dovrebbe distinguerci è anche la capacità di avvedersene e ammettere i propri errori. Con umiltà ed umanità.

La ringrazio per la cortese attenzione."

Non so se mi risponderà: se lo fa, ve lo dico. Per il momento registro con dolore questa orribile tendenza (da parte di chi si definisce DI SINISTRA) a giudicare senza sapere, a chiedere l'intervento del POTERE contro una persona per le sue opinioni, questa voglia di condannare, cancellare, sopprimere: questo è fascismo, sant'iddio!!

Naturalmente, massima solidarietà all'insegnante presa nel mirino, le cui opinioni- e per verificarlo di persona basta andare sul blog collettivo Cloro al clero, e leggere con la mente sgombra da pregiudizi - non sono affatto banalizzabili come "antisemite".

La terza cosa che mi ha colpito oggi è uno spaventoso articolo su "Repubblica" edizione cartacea, a pagina 17, intitolato "Se la crescita non accelera al 2% tagli alle spese vive per 35 miliardi" (sottotitolo: Studio Bankitalia: ecco i sacrifici imposti da qui al 2016), a firma di Roberto Petrini.

Questo l'incoraggiante incipit:
"Una stangata colossale. Un vero e proprio massacro epocale."
Si riparla della famosa "regola del debito", che l'Unione Europea imporrà ai paesi europei per rafforzare il Patto di Stabilità: tutti i paesi che hanno un debito superiore al 60% del PIL (e noi siamo oggi al 120%) devono ridurre lo scostamento del 5 per cento ogni anno.
Per l'Italia, equivale ad una somma annuale di 45 miliardi di euro.
Draghi ha detto che l'unico modo per salvarsi è avere una crescita annua del 2% del PIL. Se la crescita è all'1%, che è la media degli anni 2000-2005 prima della crisi economica, bisognerebbe mettere in programma, negli anni 2011-2016, tagli alla spesa corrente per 35 milardi di euro.
"Si tratterebbe, in altri termini, di una riduzione del 5,3% delle spese vive, sociali e di welfare, al netto di interessi ed investimenti."

Ovvero: quel che conosciamo oggi in termini di tagli alla scuola, alla cultura, alla sanità, ai trasporti, ai servizi ai cittadini, è semplicemente un piccolo aperitivo rispetto a quel che ci aspetta nei prossimi anni.

Io, fossi nell'opposizione, col cavolo che mi candiderei a vincere le prossime elezioni politiche.
Un governo serio dovrebbe imporre una patrimoniale per recuperare 4-5000 miliardi di euro, facendosi nemici tutti i poteri forti, e convincere i cittadini che la loro vita futura sarà come quella dei greci (di cui non si parla più per non deprimersi), e per farlo dovrebbe mandare i blindati per le strade, spararci addosso, gestire una probabile guerra civile.
Nessuno sano di mente può assumersi un simile compito in un paese dalle intelligenze devastate dalla TV.

Fossi nel PD, mi scioglierei: subito, adesso. Ma non per le ansie di purezza delle anime belle: bensì perchè pensare di governare un paese in bancarotta (morale prima che economica) , che continua a credere alle favole, ed è disposto ad ammazzare chiunque chieda un minimo di responsabilità e rispetto per le regole, è follia, follia pura.

Questo governo Titanic, che è disposto a sacrificare il futuro del 95% degli italiani per salvare il culo di uno solo, andrà avanti a raccontarci che gli unici problemi che esistono sono quelli del signor B: poi, quando arriverà il giorno del giudizio - tra due, tre, cinque anni- , scapperanno tutti, come i topi dalle navi che affondano, e ci lasceranno soli, soli a contemplare le macerie di quella che una volta era una nazione.

Si, forse beccheremo qualche piccolo topo in trappola e gliela faremo pagare cara.
Ma la vendetta mutilata sarà una gran misera soddisfazione.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Marco, hai avuto risposta dal senatore?

nb. personalmente ho molto apprezzato la tua iniziativa.

alsalto ha detto...

'sto facendo casini con l'account google...mi si incasina con quello youtube, inzomma non ci 'sto piu' a capire 'na sega.

rom ha detto...

Letto tutto d'un fiato, con una successiva breve esitazione nel riprendere a respirare: ho dovuto pensare che forse ti sbagli, almeno un pizzico, un pizzichino, ti sbagli, ed era già sufficiente per far accomodare amichevolmente in casa l'istinto di sopravvivenza.
Però, ora che son tornato a respirare normalmente, mi vedo su uno di quei barconi gremiti, migrante in Tunisia. Potrebbe essere una soluzione? B e babbuini più male di quanto mi hanno già fatto non possono farmene: è il dopo, che temo, d'essere assalito dalla consapevolezza di non aver fatto ciò che dovevo fare.

luposelvatico ha detto...

@frank: nessuna risposta, sinora.

@rom: conoscere, anche a posteriori, ciò che "si sarebbe dovuto fare" è già una gran cosa...:-)