- c'è troppa roba da ficcarci dentro, ed io sono notoriamente pigrissimo;
- il tempo e le parole perdute, nei blog, non si recuperano più, quindi vattelapesca;
- quel che ho provato a scrivere è venuto fuori così noioso e pesante e saccente che rileggendolo mi sono annoiato da solo, e visto che vi voglio bene figuriamoci se ve lo voglio infliggere.
Rassegnatevi, dunque, non saprete mai cosa ho fatto in questo mese...(ehhh? chi è stato il birbante che ha detto "e chi se ne frega?":-))
Sappiate che ho lavorato parecchio per il mondo e la collettività, soprattutto per quelle poche migliaia di collinari per i quali dispiego il mio impegno politico, e la ricompensa è stata (come al solito) una sonora pernacchia.
Però, lavorando su temi locali, sono stato molto distante da tutte le sciocchezze che hanno come sempre intossicato la vita quotidiana di questo paese: e questo è stato bellissimo!
Pensate, non ho nemmeno un'opinione da scodellarvi su Fini o sul PD, nessun commento da fare sulla Chiesa, nessuna voglia di esprimermi su vulcani, catastrofi ambientali, default di paesi dove si balla il sirtaki... Nulla di nulla.
Quindi ho deciso che per qualche giorno mi faccio esclusivamente i fatti miei. In toto. Come se il resto del mondo (con pochissime, esclusivissime deroghe) non esistesse.
(Visto però che il comune di Torino ha concesso la deroga per l'apertura dei negozi il Primo Maggio, io che son bastian contrario mi concedo solo per il Primo Maggio una immersione nel mare della assai ristretta parte di umanità a cui ancora concedo il privilegio di una vicinanza, visto che a Torino per ora quel giorno lì ci riprendiamo ancora la città: poi, dal due maggio, chi s'è visto s'è visto, anche perchè la città è occupata militarmente da Paparatzinger e dai suoi, e la città è troppo piccola per ospitarci entrambi).
Ho un sacco di roba da leggere, la fisa mi chiama aspettando che evolva dal dannato esercizio 43 del manuale, la primavera esige che io corra fuori a camminare e perder peso e raccogliere fragole di bosco...
'nzomma, non so proprio quando arriverà un altro post, però sappiate che anche se non ci sono sto bene e sono felice.
Per scusarmi vi regalo una poesia di questo matto qui, che ho appena scoperto e mi fa morire dal ridere.
dentro la tele
la cosa che più mi ha colpito dentro la tele
è quando una ragazza mi si è avvicinata
e mi ha chiesto se avevo qualcosa da stirare
ho pensato che manco mia madre
la tele invece sì
mi son detto, la prossima volta porto una valigiata di roba
che io stirare non stiro
e se la gentile ragazza mi fa sto favore
io approfitto
alla tele ci sono andato in treno
quello superveloce quattro ore torino roma
confortevolissimo e velocissimo
roba da novantacinque euro a botta seconda classe
roba che io non ci ho i soldi
ma paga la tele
ad aspettarmi alla stazione c’era l’autista della tele
con un cartello con scritto il mio nome
mi ha portato all’automobile
mi chiamava dottò
l’automobile era come le auto blu che ho visto alla tele
con i vetri scuri che tu vedi ma gli altri da fuori no
roba di livello
l’autista era simpatico
abbiamo chiacchierato
l’autista poi doveva andare a prendere l’autieri
lui mi ha detto che non sapeva chi era
io gli ho detto che era fortunato
lui mi ha chiesto perché
io gli ho detto perché è una gran bella donna
lui mi ha chiesto se era sposata
io gli ho detto non lo so
poi siamo stati zitti
alla tele le donne che lavorano alla tele son tutte belle
anche quelle che non devono apparire davanti la telecamera
tutte belle
ci son ragazze bellissime alla tele
anche quelle che si devono occupare di cose che non c’entra
son belle
e son vestite sexi con i tacchi
che nei momenti di tensione vedi ‘ste ragazze molto belle coi tacchi
che corrono per il corridoio coi tacchi ché correre coi tacchi
non penso sia facile ma loro ci riescono
oltre che belle le donne che lavorano alla tele son gentili
voglio dire, ti propongono di stirarti la roba
ti portano cibi
ti sorridono
praticamente è come avere tante mamme che si occupano di te
tante giovani e belle madri
roba che l’incesto è dietro l’angolo, alla tele
gli uomini no
non son tutti belli
alcuni sono gay
ma non tutti
però non ho visto uomini grassi alla tele
in effetti gli uomini della tele sono in forma
magari belli no, ma in forma
sarà lo stress
non so
poi ci sono le ballerine della tele
le ballerine della tele sono una categoria a parte
sono come degli extraterrestri spaziali
hanno dei costumi meravigliosi
anche loro corrono per i corridoi
seminude con tacchi lunghissimi
volano più che correre
le ballerine della tele volano lungo lunghi corridoi illuminati al neon
hanno i seni e le cosce
hanno i glutei di marmo
e tutti le ammirano
ma di nascosto
poi ci sono i vips
i vips della tele hanno un disturbo della vista
che non consente loro di vedere tutto
a me, ad esempio, non mi vedono i vips della tele
il loro sguardo mi passa attraverso
è fichissimo perché è come essere invisibili
per dire, se c’è un vip che ti sta sui coglioni
tu puoi avvicinarti a lui, silenziosamente, e tirargli un calcio nel culo
lui si gira e non ti vede
oppure metti che c’è una vippa strafica
tu la segui nel camerino e la guardi che si spoglia
lei non ti vede
ti puoi anche fare una sega se vuoi
il rovescio della medaglia è che siccome non ti vedono
è pericoloso
tipo ti possono investire con la macchina senza volere
essere invisibili ha i suoi pro e i suoi contro
dentro la tele tutti parlano con l’accento de roma
uomini, donne, bambini
tutti
e tu stesso
dopo che sei stato un paio di volte dentro la tele
è inutile
ti viene da parlare in romanesco
è tutto un aò, anvedi, sti cazzi, me cojoni
non ne esci
anche se sei torinese da sette generazioni
tu a un certo punto ti viene troppo
da parlare come loro
che ti dà un senso di appartenenza
di sicurezza
il romanesco è la lingua ufficiale della tele
nella mia esperienza alla tele
a un certo punto
sono uscito da una botola nel pavimento
in diretta
davanti a qualche centinaio di migliaio di teleutenti
forse meno
in effetti io pensavo che se stavi dentro la tele
ti vedevano almeno cinquanta milioni di teleutenti
ma non è sempre così
dipende dal tipo di tele in cui sei dentro
nel tipo di tele in cui ero dentro io
un po’ meno di cinquanta milioni
forse cinquantamila
ma forse anche di più
ma non lo so
che comunque io sta roba dell’auditel
mi sembra una roba misteriosissima
comunque sono uscito da una botola
e ho visto ‘sti due tipi
sconosciuti
uno dentro una vasca da bagno
mi guardavano spaesati
sembravano chiedersi chi cazzo fossi
cosa ci facevo lì
ma sembrava si chiedessero anche
cosa ci facessero loro lì
trenta secondi dopo sono stato risucchiato dentro la botola
nel buio e nel silenzio
mi sono risvegliato in una stanza d’albergo
ho fatto la cacca
ho fatto la doccia
ho fatto colazione accanto alla PFM
son tornato a casa
e per tutto il viaggio
non ho fatto altro che chiedermi
come quei bastardi dell’hotel
siano riusciti a nascondere il frigo-bar in quel buco di cazzo di stanza
perché il frigo-bar c’era
l’ho saputo solo dopo
ma c’era