giovedì, aprile 02, 2020

Scrivere a mano


Ecco le mie quattro stilografiche.
(Erano sei: una è morta ed una si è perduta, sfuggendo dallo zaino).

Ha senso scrivere ancora a mano, oggi?
E' una domanda retorica, ovviamente:-)

Cosa c'è di più personale, di più intimo, di più originale dello scrivere a mano?
Da anni compilo i miei diari: da mesi curo di scrivere qualcosa ogni giorno.

Scrivere è come suonare, si devono allenare i muscoli giusti, con costanza, ogni santo giorno, anche per poco.



Scrivere a mano implica un doppio sforzo: quello di organizzare i pensieri, e contemporaneamente quello di metterli giù con attenzione, in ordine, sapendo che se sbagli l'errore (ortografico o di espressione) non è cancellabile se non in modo visibile.
E' una fatica doppia, ma molto molto sana.

A volte sbaglio, inevitabilmente, e quindi sui miei diari appaiono correzioni, ripensamenti, tratti vigorosi a cancellare la parola uscita per errore.

Non scrivo per essere letto (per quello, uso altri mezzi e canali): scrivo solo per me.

Da un lato per ricordare: quello che ho fatto, che ho visto, che mi ha emozionato.
(Ormai la mia memoria sta iniziando a far cilecca).
Dall'altro per rileggere, a distanza di tempo, e capire se e come sono "stato in cammino".

Una volta scrivevo moltissime lettere di carta: ma avevo anche molte cose da dire.
Invecchiando, sto diventando più saggio, più parco, più silente: so che le mie parole contano per me, ed è già molto restare interessanti almeno per se stessi.

L'atto dello scrivere è per me molto più interessante dell'atto del rileggere, perché obbliga attivamente a dare forma ai pensieri, a metterli in relazione.

E scrivere a meno include anche dare una forma estetica ai pensieri. Uso quattro stilografiche, ognuna con un colore di inchiostro diverso, perché ad ogni colore posso dare un valore diverso - e riconoscere visivamente, al primo sguardo sul taccuino, quanto vissuta è stata la giornata, a seconda dei colori utilizzati per descriverla.

I taccuini che uso per scrivere a mano sono simil-Moleskine, nel senso che quella è la dimensione che preferisco (i Moleskine veri costano un pacco, li compro solo se li trovo in offerta: altrimenti vanno benissimo i cloni che si comprano da Tiger).
Naturalmente molti sanno di questa mia passione, e mi regalano talora deliziosi  taccuini superfighi che apprezzo tantissimo.
Sulla prima pagina c'è il titolo (la serie di questi anni è ""Takkuino Penzieri e Kose"), con le date di inizio e fine.
Ho provato a fare anche taccuini differenziati per argomento (tipo "Film e libri", "Fotografia", "Musica"), ma a parte il primo (su cui ho molto da scrivere, specie ora in quarantena coronavirus in cui mi abbuffo di film e serie) l'esperimento è sostanzialmente fallito.

Poi uso moltissimo i taccuini digitali, specie per le cose interessanti che recupero in giro per il web (Evernote in primo luogo, ma anche OneNote non è niente male).
E' lo strumento principale che uso per raccogliere informazioni e organizzarle, specie se devo scrivere un post di tipo storico sul blog "Iran per tutti".

Però in digitale scrivo poco, più che altro riorganizzo: per i pensieri e le emozioni, non c'è nulla di meglio del fruscio del pennino sulla carta e di quella traccia colorata che sembra uscire dritta dal cuore.

E voi, come e dove scrivete?









2 commenti:

Artemisia ha detto...

Caro Lupo, a me è sempre piaciuto scrivere: diari (soprattutto da adolescente), lettere, fogli sparsi e dal 2007 sul blog. Negli ultimi anni purtroppo riesco a scrivere pochissimo, niente a mano, pochissimo sul blog, qualche appunto sui film che vedo (Myfilmtv) e sui libri che leggo (aNobii) e stop. E' un'attività che mi manca tantissimo ma purtroppo viene fagocitata da tutte altre, in buona parte non scelte da me.
Pensa che neppure in questa quarantena riesco a trovare il tempo di vedere uno dei tanti film che ho registrato....
Un caro saluto

Luposelvatico ha detto...

Grazie per la risposta, Artemisia. Non preoccuparti: a parte il diario quotidiano, anche io sono quotidianamente al di sotto delle mie aspettative in termini di scrittura:-)