venerdì, marzo 31, 2006

Ditemi che non è vero.

Sembra - lo riporta il Corriere della Sera in versione on line - che durante la registrazione di un programma tv l'Innominabile abbia detto quanto segue (copio e incollo):

CINA, BAMBINI? CREDO LI BOLLISSERO CONTRO EPIDEMIE
Infine il premier torna sul caso dei bambini ''bolliti'' nella Cina di Mao questa volta per sottolineare che una simile pratica, pur se ''storicamente provata'', potrebbe avere come spiegazione il tentativo di evitare epidemie. In quella frase, ha spiegato Berlusconi nel programma 'Omnibus' di La7, '«cito il Libro nero del comunismo in cui sono contenute soltanto affermazioni che hanno o prova documentale o testimoniale'». «Si tratta in ogni caso - ha proseguito - di cose avvenute 50 anni fa, in un momento in cui c'era l'esproprio, da parte dello stato cinese, delle campagne dei contadini che morivano in decine di milioni e, io credo che per evitare anche epidemie si potesse ben pensare di ricorrere a dei fatti di questo tipo'».

Storicamente provata.
Libro nero del comunismo in cui sono contenute soltanto affermazioni che hanno o prova documentale o testimoniale.
Dei contadini che morivano in decine di milioni.
Si potesse ben pensare.

No, vi prego. Ditemi che non è vero.

mercoledì, marzo 29, 2006

Riflusso nel privato/2

Sei incazzata. Con te stessa, con il mondo, ed anche con me.
Incazzata per i soliti motivi. Perchè nel tuo futuro possibile non c'è più molto, ed il presente non ti soddisfa, ma anzi si fa ogni giorno più precario, più faticoso, più grigio.
Non hai più voglia di passioni fugaci, e forse, in generale, neppure di passioni persistenti.
Vorresti valori, sicurezze, tempo, tranquillità.
Tutto quello che, in questa epoca e a quest'età, forse nessuno ci potrà mai più garantire.

Io faccio lo scemo, il clown. Minimizzo, ma solo perchè in questo momento - solo IN questo momento - sono con la testa fuori dallo stesso pantano.
O forse perchè sto invecchiando sul serio, e inizio ad escludere dal mio orizzonte, piano piano, tutte le cose che non potrò mai avere. (Escluderò anche te, un giorno?)
Inizio a vivere osservando quel che c'è intorno a me ed in me, invece di cercare ossessivamente quel che non c'è: se ci fossero stati dei talenti sarebbero emersi anche senza un maestro, se ci fossero state decisioni clamorose forgiate dalla mia anima le avrei prese, se ci fosse stata una qualsiasi sorta di "superiorità" rispetto alla media qualcuno l'avrebbe vista.

Se tutto questo non è accaduto, pazienza. Non accadrà domani.
Forse faccio ancora in tempo a gratificarmi con le piccole cose che ho. Questa piccola intelligenza, questa piccola base di conoscenza (minuscola rispetto a quel che avrei voluto, ma anche qui...trattasi di possibilità), questo approccio pragmatico alle cose.
Forse faccio ancora in tempo, usando quel poco che ho, a fare qualcosa di utile, di buono, di sensato.
Qualcosa che porti il mio contributo a questo mondo fatto malissimo. Forse perchè tutti, invece di essere semplicemente quel che siamo, tentiamo - fallendo - di inseguire quel che non saremo mai.

Riflusso nel privato/1

Ho lavorato sodo, lo scorso weekend, per risvegliare il prato dopo il lungo e freddo inverno.
Prima, il sabato, un taglio per accorciare gli steli color paglia e asportare le foglie morte, poi una meticolosa rastrellatura (passo a passo, metro a metro) per sradicare l'erba morta e arieggiare il terreno indurito dal gelo.
Poi, la domenica, l'asportazione della vecchia siepe ormai irrimediabilmente malata, sostituita da quindici giovani e vigorose piante di fotinia (è originaria della Cina, non voglio dunque sapere con cosa si dovrebbe abitualmente concimare...:-()
Anche in questo caso, un lavoro accurato di pulizia, di vanga e di rastrello, per ridare ossigeno alla terra esausta ed accogliere degnamente le nuove ospiti.
Grande è la soddisfazione di fronte ad un lavoro ben fatto, che è costato fatica, amore ed attenzione.

martedì, marzo 28, 2006

Farsa e tragedia

Oggi mi è giunta da un amico una mail orribile.

Questo il testo.

Oggetto: Ricordati di loro quando voterai per il centro-sinistra.
Per non dimenticare...
1. AHMETAJ ARBRNOR - AVDO, 4, Korisa
2. AHMETAJ AGRON, 10, Korisa
3. BERISA ELVIS, 17, Prizren
4. BERISA ESAD, 12, Prizren
5. BESIM VALJETA, 6, Djakovica
6. BRUDAR JULIJANA, 10, Plav
7. GASI DEA, 9, Pristina
8. GASI DENISA, 4, Pristina
9. GASI REA, 6, Pristina
10. DACIC SENAD, 18, Besnik
11. DIMIC DRAGANA, 12, Staro Gradsko
12. ZIVANCEVIC MIODRAG, 8, Djakovica
13. ZECIRI NERCIVANE, 17, Djakovica
14. ZULJFERI BECIR - BECA, 14, Prizren
15. ZULJFERI KASANDRA, 3, Prizren
16. ZULJFERI MAKSUM, 2, Prizren
17. KASTRATI KUJTIM, 1, Orahovac
18. KNEZEVIC MIROSLAV, 14, Plav
19. KOPOLA ARIJETA, 13, Podujevo
20. KOPOLA MERLJINDA, ?, Podujevo
21. KOPOLA MERUSA, ?, Podujevo
22. KOPOLA CAVIT, 15, Podujevo
23. KOPOLA FLJORINDA, 18, Podujevo
24. KODZA BURIM, 14, Kacanik
25. KODZA VALJDET, 15, Kacanik
26. KODZA EDON, 4, Kacanik
27. KODZA OSMAN, 14, Kacanik
28. KODZA FISTIK, 5, Kacanik
29. KRASNICI ERNEST, 3, Orahovac
30. KREPNIK HAJDARAJ, 16, Djakovica
31. KUKAJ ALJBON, 14, Korisa
32. KUKAJ FLJORINDA, 5, Korisa
33. LUGICI ARTA, 13, Lipljan
34. MAKSIMOVIC OLIVERA, 13, Plav
35. MILENKOVIC SANJA, 16, Varvarin
36. MILIC VLADIMIR, 12, Surdulica
37. MILIC MILJANA, 15, Surdulica
38. MILOVANOVIC MILOMIR, 17, Surdulica
39. MITIC IRENA, 16, Nis
40. NIKOLIC GORDANA, 18, Vladicin Han
41. OSMANI EDON, 14, Djakovica
42. PAVLOVIC DAJANA, 5, Ralja
43. PAVLOVIC STEFAN, 8, Ralja
44. PAJAZITI VIOLETA, 16, Djakovica
45. PAJAZITI VJOLCA, 18, Djakovica
46. PALJUSI DIJANA, 5, Korisa
47. PETROVIC MARIJA, 15, Podujevo
48. PETROVIC NIKOLA, 17, Podujevo
49. PECOLI BESMILJE, 17, Prizren
50. RADULOVIC ADAM, 18, Nis
51. RAKIC MILICA, 3, Batajnica
52. ROGLIC MARKO, 16, Novi Pazar
53. SIMIC MARKO, 2, Novi Pazar
54. SMAJLJI BERSADA, 7, Djakovica
55. STANIJANOVIC BRANIMIR, 6, Aleksinac
56. STOJANOVIC MILICA, 13, Pavlovac
57. TASIC DALIBOR, 18, Vranje
58. TOSOVIC BOJANA, 1, Kursumlija
59. DZAFERI REZARTA, 6, Korisa
60. DZAFERI SERANDA, 2, Korisa
61-81. 20 nepoznate dece uzrasta 3 meseca do 18 godina, Korisa
/20 unknown children aged 3 months to 18 years, Korisa

= solo i BAMBINI UCCISI DALLE BOMBE NATO 24.03 - 06.06 1999
Al Governo in Italia c'era l'Ulivo

DECA POGINULA OD NATO BOMBI
CHILDREN KILLED BY NATO BOMBS

From the book «Children Accuse»

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Dunque: la guerra contro la Serbia è stata una cosa orribile e dannatamente seria, che difficilmente potrà mai essere perdonata al governo D'Alema.
E' quindi giusta e sacrosanta, nel centrosinistra, una riflessione su come, nel 1999, ci si sia allineati ad una aggressione pretestuosa e criminale ad un paese, ad un popolo indicato come "unico responsabile" del conflitto balcanico seguito alla disgregazione (fortemente voluta dalla UE) dell'ex Jugoslavia, e "punito" con 78 giorni di bombardamenti.
Una guerra di europei contro gli europei.
Ma, detto questo, è ignobile usare COSI', come arma aggiuntiva in questa disgustosa campagna elettorale, una tragedia che si è fatto a gara per dimenticare per cattiva coscienza.
Disgustoso. Ci manca solo l'uso delle vittime di una guerra ignobile per portare qualche voto in più a gente che non si commuove per nulla.
Non c'è davvero limite al peggio.

P.S. per chi abbia la voglia, il tempo, l'attenzione necessaria ad affrontare il tema, segnalo di nuovo il blog specifico di Babsi, Jutopia, dedicato a fornire una documentazione ragionata, approfondita, oggettiva su quei 78 giorni che sconvolsero la Serbia ma - ahimè - lasciarono indifferente l'Europa.

La notizia che non c'è

Da "Megachip" di oggi:
"Trenta morti a Mogadiscio. Continuano gli scontri fra i signori della guerra e i miliziani islamici. La Somalia è uscita dai riflettori da quando non la illuminano per le riprese Tv. E la Tv non c'è più da quando non può inquadrare i marines con i ray ban. La notizia, dunque, non c'è."

lunedì, marzo 27, 2006

Mai fatto male a nessuno

"Ciampi faccia il suo mestiere, noi cerchiamo di smascherare le menzogne": lo ha detto Maurizio Gasparri di An, che oggi è in Puglia per una serie di incontri elettorali, a proposito dell' appello del presidente della Repubblica ad abbassare i toni della polemica elettorale. "Il presidente della Repubblica - ha detto Gasparri - farebbe bene a fare quegli appelli quando ci sono le aggressioni fisiche e non quando si usano le parole, le parole non hanno mai fatto male a nessuno".



Ah, sì, tristo ed ignorante figuro? Lo pensi davvero?

Che la tua fine sia il nostro inizio...

Una delle cose belle di questa settimana, un po' sepolta sotto i clamori legati alle ultime follie preelettorali ed all'uscita del "Caimano", è il fatto che il libro-biografia di Tiziano Terzani "La fine è il mio inizio" sia tra i libri più venduti in Italia.
Non ho ancora comprato nè letto il libro, ma il suo successo (credo basato più sul passaparola che sul marketing) è un elemento di ottimismo, in questo momento molto cupo per il paese.
Non come quando quattro milioni di persone si recarono a votare alle primarie dell'Unione, ma piuttosto come quando il lavoro postumo di Giorgio Gaber, "Io non mi sento italiano", giunse in testa alle classifiche.
Sia il caso di Gaber che quello di Terzani può essere dovuto al fatto, come suggerisce una mia autorevole musa, che sia ormai una minoranza colta e danarosa quella che, a volte, permette tali fiammate di fiducia nelle capacità del popolo di saper scegliere, nonostante il collettivo rimbambimento di lungo corso a colpi di reality e cattiva televisione.
Può essere. Ma lasciatemi credere che non sia vero.

giovedì, marzo 23, 2006

La medaglia a Quattrocchi.

Dire come la penso (e la penso come Giuliana Sgrena) rischia di scatenare di nuovo i democratici tagliagole della destra, che già in un'occasione simile tentarono di incendiarmi il blog.
Quindi non lo dico e non lo scrivo. Tanto è inutile.
Un po' di delusione rispetto a Ciampi, però, non posso nasconderla.

Bush: "Salvate l'afgano convertito"

Ma VAFFANCULO!
Ne hai uccisi a migliaia, di afgani innocenti, senza preoccuparti quale dio pregassero la mattina, e adesso...

Impressionante...

...il contrasto, visto ieri, tra le parole ed i modi degli incappucciati dell'Eta che annunciano il "cessate il fuoco" (pacati, moderati, con richiami a valori civili e comuni) e il Presidente del Consiglio di un paese occidentale che annuncia la guerra senza quartiere per il mantenimento del potere (livido, con la bava alla bocca, con un uso esasperato delle parole "violenza, eversione, squadristi, menzogna").
Impressionante.

P.S. Ormai non guardo più i TG di RAI e Mediaset, non li tollero più. Su Euronews (canale 801 di Sky, ma visibile anche in chiaro sul satellite con un decoder normale) ieri sera hanno dedicato circa 10 minuti alla notizia relativa all'Eta. Ampi stralci delle dichiarazioni degli incappucciati (con la possibilità di capire che la traduzione del giornalista corrisponde esattamente alle parole pronunciate in spagnolo dalla portavoce dell'Eta); le dichiarazioni di Zapatero in Parlamento che invitano alla prudenza e ricordano le vittime innocenti del terrorismo basco, con gli applausi dei parlamentari di tutti i gruppi; la dichiarazione del segretario del Partido Popular, maggior partito dell'opposizione, che espone uno scetticismo equilibrato sull'ennesima tregua proclamata da Eta; le dichiarazioni del portavoce di Batasuna, in spagnolo e francese, che invitano i due governi a dare un segnale positivo non esasperando la repressione.
Insomma, un mondo dove si discute serenamente delle questioni, anche delle più gravi e complesse, cercando di trovare un punto di vista comune.
Un mondo possibile, a poche centinaia di chilometri da questo paese impazzito.

mercoledì, marzo 22, 2006

Chi ultimo arriva...ovvero: nel capitalismo cinese non si butta via niente:-(



(AGI) Londra, 21 mar. - Cina: organi espiantati a giustiziati vengono venduti a ricchi giapponesi disposti a pagare fino a 60mila euro per un rene.. -
Il Giappone ha deciso di alzare il velo sul traffico clandestino di organi espiantati dalle migliaia di persone giustiziate ogni anno in Cina. Un mercato che ha come terminali soprattutto i ricchi giapponesi che, scoraggiati dalle lunghissime attese in patria, sono pronti a pagare fino a 60.000 euro per un rene.
Lo scrive il quotidiano britannico The Independent.
Scoraggiati dalla cultura locale, i trapianti di organi sono una rarita' nel sistema sanitario giapponese. Negli ultimi otto anni si sono registrate solo 70 donazioni di rene, a fronte di una richiesta di migliaia.
Secondo le stime del governo uno solo dei procacciatori d'affari giapponesi che operano in Cina nell'ambito di questo commercio e' stato in grado di fornire, partendo dai contatti via e-mail con i clienti in patria, diverse centinaia di organi, con una attesa di una decina di giorni tra il primo approccio e l'operazione.
Complici le consenzienti strutture ospedaliere cinesi, che acquisterebbero a centinaia gli organi espiantati dai cadaveri dei condannati per rivenderli in sala operatoria. L'esistenza del traffico non e' mai stata un mistero. Nessuno pero' finora aveva deciso di affrontare la questione come adesso fa Tokyo, che ha lanciato un'inchiesta ufficiale del ministero della sanita' per arrivare a stroncare il fenomeno.
Le cifre, infatti, sono in costante e vertiginosa crescita, in particolare dal 2004 in poi, nonostante l'alto numero di casi di morte sospetta tra i reduci di questi viaggi.
Nemmeno gli altissimi costi dell'operazione sembrano essere un efficace deterrente: oltre al costo dell'organo (120.000 euro per un fegato) bisogna pagare il soggiorno, il ricovero e, trattandosi di un traffico illecito, un numero imprecisato di mazzette. -

lunedì, marzo 20, 2006

Non c'è legalità senza qualità

Qualità del lavoro, qualità della politica, qualità dell’economia,
qualità dell’ambiente, qualità della scuola, qualità urbana, qualità dell’assistenza...è la parola d'ordine della
l'undicesima edizione della giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che quest'anno si svolgerà a Torino (21 marzo 2006).
Un altro buon motivo per esserci, a Torino.

venerdì, marzo 17, 2006

Ipocriti e sanguinari

16 marzo, TG2 delle 18.30. Il giornalista commenta così la nuova offensiva delle Forze Armate americane in Irak: " la più grande offensiva dall'inizio della guerra, nel 2003, è stata scatenata nella zona di Samara. Poichè è una zona densamente abitata, effetti collaterali sono possibili".
"Effetti collaterali sono possibili"????
La frase giusta è "verranno uccisi un sacco di innocenti". Come sempre. Ma è possibile che un giornalista sia così "embedded" con la cultura di guerra da parlare con il linguaggio biforcuto di un generale americano, prima dell'ennesima, assurda, orribile strage?

Bielorussia, 16 marzo. Il capo del KGB annuncia in TV che chiunque parteciperà a manifestazioni contrarie alle elezioni di domenica prossima (che rieleggeranno il satrapo Lukashenko) sarà passibili della pena capitale o del carcere a vita. Pena di morte o ergastolo per la partecipazione ad una manifestazione. A due passi dall'Unione Europea. Adesso sentirò il rombo dei bombardieri che volano su Minsk per rovesciare il regime e riportare la democrazia, mi son detto. Ma c'è stato solo silenzio.

Mosca, 16 marzo. I ministri dell'Energia dell'Unione Europea si stringono attorno a Putin: gli sorridono e cercano di portare a casa il gas per il prossimo inverno. A Grozny il riscaldamento è fornito dai russi con altri tipi di combustibile, ma adesso non è il caso di star lì a fare i pignoli per due-trecentomila morti quando è in gioco il benessere ed il tepore delle nostre case...

giovedì, marzo 16, 2006

Se questi sono uomini


"La legge elettorale? L'ho scritta io, ma è una porcata. Una porcata fatta volutamente per mettere in difficoltà una destra ed una sinistra che devono fare i conti con il popolo che vota" (dichiarazione dell'ex Ministro Roberto Calderoli adurante la trasmissione tv Matrix, 15 marzo 2006).

La sinistra ha ''mobilitato'' gli immigrati in coda agli uffici postali ''per creare il caso politico e mediatico''. Lo dice il ministro del Welfare, Roberto Maroni, in un'intervista al direttore de 'la Padania' Gian Luigi Paragone, che verra' pubblicata domani e dal titolo di apertura ''Nessuna sanatoria, sia chiaro''.Parole decise, dal ministro del Welfare, anche per Pisanu: ''Il ministro Pisanu non puo' far finta di non vedere che il grosso di quegli stranieri in coda non e' in regola, pertanto -ripeto- va espulso. Questo e' rigore, non razzismo. Se non applichiamo la legge, siamo alle solite: vince l'anarchia. E i cittadini mi sembrano abbondantemente stufi''.


Si, siamo abbondantemente stufi. Stufi di voi, piccoli esseri meschini, di una cattiveria e di una malignità senza eguali.
Ci odiate: odiate noi cittadini di oggi, odiate quelli che saranno i cittadini di domani. E allora fate gli sgambetti, i dispetti, i rutti e le pernacchie.
Se foste all'asilo, sareste quelli che nessuno sopporta.
Ma siete (siete stati) in posti di governo, dove dovreste occuparvi di noi. Questo è imperdonabile.
Io prego tutti di unirsi a me nel creare, verso questi signori, il più oscuro e inquietante dei kharma negativi. Pensate a loro almeno dieci minuti al giorno: e augurate loro almeno metà del male che essi augurano agli altri. Dovrebbe funzionare.

martedì, marzo 14, 2006

Gli indecisi

Ci ho pensato a lungo, ma non ho trovato alcuna buona ragione per mettermi a guardare, stasera, il confronto tra Prodi e Berlusconi. Ho già deciso da sempre che voterò per l'Unione, quindi non devo convincermi di nulla. Non capisco il senso, di questa cosa.
Pare che serva a convincere gli indecisi.
Gli INDECISI? Vorreste dire che c'è gente che vive qui, in questo paese, in questa realtà, in questo momento, e non ha DECISO che cosa votare?
Ma che gente è? Presentatemene uno, dai.
Gli direi di non preoccuparsi: se uno è riuscito a non occuparsi fino ad oggi della realtà, a non leggere i giornali, a non interrogarsi sulle notizie, a non capire se è governato bene o male, continui ad essere avulso, a farsi i cazzi suoi, ed anzi è assolutamente pregato di non partecipare al gioco democratico, visto che per quanto sputtanato questo gioco esige un minimo - un minimo - di coinvolgimento emotivo per la realtà che si sta attraversando.
Ammesso che uno la attraversi.
Senza vedere nulla. No, gli INDECISI non li ammetto. Mi fanno vomitare. Uno che si è comprato due Mercedes nell'ultimo anno e vota Berlusconi lo capisco, uno che non arriva alla fine del mese eppure vota Berlusconi lo capisco (è un imbecille), ma uno che NON SA ANCORA COSA VOTERA' non lo voglio neanche vedere, ma che dico, neanche annusare.
Raus...vai a occupare inutile spazio in un altro mondo, che qui c'abbiamo già un sacco di problemi per conto nostro.Pussa via.

lunedì, marzo 13, 2006

Troppo da dire...

Oggi ci sarebbe da scrivere troppo su troppe cose.
Gli incidenti di Milano (dopo i quali ho deciso di non consultare più Indymedia, visto che non è più possibile definire come "controinformazione" il delirio di soggetti paranoici, rozzi e violenti).
La morte di Slobodan Milosevic (su cui, se avete voglia di perderci un po' di tempo e soprattutto se avete voglia di un'informazione non a senso unico, dovete assolutamente consultare il nuovo sito "jugologo" di Babsi qui).
L'ignobile show del padrone di Forza Italia durante la registrazione di un programma televisivo.
Ma è troppo, per un blogger pigro e stanco come me.

venerdì, marzo 10, 2006

Liberiamo la scuola (dalle religioni e dalle merci)

No al Corano nelle scuole. E no alla Bibbia e alla Torah.
La Chiesa Cattolica cambia strategia, nell'occupazione di questo malandato paese.
"Se nelle scuole ci sono studenti musulmani, non vedo perchè non si possa insegnare la loro religione, anche senza reciprocità", afferma il cardinale Renato Raffaele Martino.
Sembra un'apertura, ma se la guardate bene è una santa alleanza contro il laicismo. E contro la scuola, che da ossatura del processo di costruzione di un bravo cittadino di uno stato laico si sta trasformando in un supermercato delle cazzate, in cui ognuno pretende di vendere il suo prodotto.
Ed ecco il moltiplicarsi dei particolarismi: l'ora di religione cattolica, quella di corano, il teatro, il dialetto... di tutto e di più in un contesto in cui la deriva verso l'ignoranza, verso la perdita di quella "cultura di base uniforme e diffusa" che dovrebbe cementare ed unire i cittadini di un paese, si fa ogni giorno più visibile.

Allora, caro Cardinale, si faccia gli affari suoi. Se si vuole insegnare il Corano, le famiglie musulmane pagheranno i costi dell'insegnamenti in sedi e luoghi che non siano la NOSTRA SCUOLA. Ma non ho una posizione antiislamica: è ora che anche lei porti FUORI DALLA SCUOLA LAICA la sua religione. Che è libero di professare ovunque e dovunque, nei modi in cui crede, ma che è un fatto privato, che non può e non deve essere finanziato dai soldi pubblici.

Questa mattina c'è una splendida intervista a Emma Bonino sull'argomento, su Repubblica (in versione cartacea, ma se e appena la mettono on line ve la linko).
Le sue parole sono ossigeno, aria pulita, speranza e sogno per noi laici in queste terre sempre più occupate dalle ombre tetre dei fondamentalismi.

Update: il testo dell'intervista alla Bonino è apparso sulla rassegna stampa del sito www.radicali.it, lo potete trovare qui.

martedì, marzo 07, 2006

Non mi va giù!

Che questa legge elettorale non mi permetta di scegliere CHI mandare in Parlamento, non mi va giù. E' un affronto. E' un affronto un Parlamento zeppo di pippifranchi e ritepavoni e mogli di leader della sinistra. E, visto chi andrà a sedere sugli scranni, la situazione non potrà che peggiorare in futuro.
Al successivo Parlamento, sarà l'ora dei manager e dei nipoti.

Senza carica, ma ancora senza pudore

Calderoli, domenica, ad un raduno di improbabili Giovani Padani: "fare la legge elettorale è stato divertente, perchè è sempre bello creare dei problemi all'Unione"; "il trucco? c'è, ma non si vede. Se ne accorgeranno il 10 aprile".
Ecco, un uomo che partecipa alla creazione delle Leggi dello Stato con lo stesso spirito con cui metterebbe il Guttalax nella merendina del compagno di banco dà l'idea di come sia ridotto male questo paese.
E nessuno gli dice nulla.
Come a Eros Ramazzotti e Laura Pausini, che vanno a prendere la medaglia da Commendatore tutti smandruppati e strafottenti: 'che in un Paese civile i messi non li farebbero neanche entrare, o li espellerebbero per mancanza di rispetto, ma in in un paese in cui Calderoli ha fatto il ministro, che vuoi che sia? E' già tanto che non si rutti e non si peti nei luoghi istituzionali, mica si può pretendere...

giovedì, marzo 02, 2006

Lia dagli occhi blu (di stanchezza)

Il blog di Lia è uno dei sei o sette che leggo quotidianamente con attenzione. Ha un punto di vista sul mondo arabo che è estremamente interessante: poichè sono molto ignorante sull'argomento, prendo quel che scrive come un punto di vista informato e libero da condizionamenti (lo stesso vale per Babsi per quanto riguarda i Balcani).
Lia ha scritto moltissimo, ultimamente, sul tema "vignette su Maometto/reazioni del mondo arabo". Si è spesa a sostenere una posizione articolata e non banale, non ovvia.
Alla fine, la stanchezza successiva al dibattito da un milione di parole l'ha resa esausta. Io ho letto con attenzione almeno l'80 per cento delle parole che ha scritto, le ho capite (spero) ma il mio livello di condivisione è rimasto molto basso.
Il risultato di questa stanchezza è un post molto "aggressive" e ultimativo, dall'eloquente titolo di "Spiegazione semplificata per imbecilli", che tenta malamente di riepilogare in tre punti (e non ci riesce) l'articolata posizione di cui sopra.
Allora, questo post alla fine serve per dire:
  • Lia, penso che non avresti potuto fare di più per tentare di spiegare quel che pensi al riguardo;
  • Lia, l'ho apprezzato davvero, sono ammirato e basito dalla tua caparbietà e dallo sforzo impressionante che hai fatto per rispondere con profondità ad ogni obiezione, ad ogni commento;
  • Lia, anche se alla fine del tuo immenso sforzo non mi hai convinto, sono comunque felice che tu esista.

Baricco, Ferroni, Citati

P.s. : il titolo di questo post è assolutamente paraculo, serve solo a farsi trovare dai motori di ricerca di chi vuol sapere cosa ne pensa la blogosfera dell'inutile polemica tra i tre personaggi in oggetto. Pura aspirazione alla visibilità.

Vabbè, due parole sull'argomento diciamole lo stesso, poi torniamo a cose importanti.
Ieri lo scrittore Baricco ha pubblicato su "Repubblica" un corsivo intrigante e vittimista (un po' berlusconiano, insomma), incentrato sul fatto che due critici (il Ferroni ed il Citati) abbiano citato malevolmente il Baricco, a puro fine di spregio, in due articoli che non avevano per oggetto principale nè il Baricco in particolare nè la sua opera in generale.
Il Baricco si risente, e denuncia pubblicamente che nè il Citati nè il Ferroni hanno mai recensito, e quindi criticato prima, la sua opera, ed è quindi segno di superficialità e pura cattiveria lasciare in giro sui giornali attacchi "en passant".
Il corsivo del Baricco, e la polemica che apre, ha vasta eco sui blog che si occupano di letteratura (pare: lo dice Repubblica, ma io non li ho letti e quindi non posso nè confermare nè smentire).
Oggi, il Ferroni scrive in una replica su Repubblica che la stroncatura delle opere di Baricco l'ha già fatta pubblicamente su riviste e siti, e quindi il problema è del Baricco che non legge le recensioni alla sua opera.
Che noia. Che noia mortale.